Prevenzione: piano di immersione

Proviamo ad affrontare cosa deve prevedere un “PIANO D’IMMERSIONE”. Come abbiamo anticipato nell’articolo gestione delle emergenze in mare buona parte dello stesso piano d’immersione, deve essere dedicato alla gestione e setup del “campo gara” e successivamente l’organizzazione dei cavi d’immersione, gruppi di allievi e degli istruttori e/o assistenti associati ai gruppi che si alternano e seguono gli allievi nelle discese in profondità.

Fondamentale e fare un briefing a terra di tipo esaustivo, dove vengono chiariti i vari aspetti che gli allievi si troveranno a gestire, le condizioni marine previste, la temperatura dell’acqua, eventuale presenza di corrente ed altri parametri utili per un’immersione “senza sorprese”.

Sarà cura dello staff istruttori verificare lo stato di salute degli allievi, il livello di allenamento degli stessi e avendo particolare attenzione ai neofiti. In modo da garantire a tutti una sessione in acque libere che sia, divertente, gratificante e sicura!

Una volta che il briefing sarà concluso e tutti gli aspetti siano stati chiariti, sarà importante soprattutto per i neofiti che abbiamo tutte le informazioni chiare e che i più esperti del gruppo possano spalleggiare i nuovi fornendo ulteriori dettagli operativi, ad esempio come sistemare l’attrezzatura in gommone, come vestirsi per indossare la muta e verificare la dotazione di acqua e cibo da portare con sé. Dedicheremo un post specifico alla GESTIONE DELLA NUTRIZIONE PRIMA E DOPO L’IMMERSIONE.

Particolare importanza deve essere data alla comunicazione efficacie; è un tipo di comunicazione, semplice e diretta che ha l’obiettivo di aumentare al massimo il valore di efficienza. Quindi bisogna evitare di fare lunghi discorsi in cui si rischia di generare un calo dell’attenzione, stimolare gli allievi durante i feedback in acqua e controllare costantemente il gruppo appartenente a quel cavo, evitando persone che si allontanano senza motivo e che fanno aumentare la possibilità d’incidente.

Ovviamente, ma meno scontato soprattutto nelle uscite “non strutturate”, l’importanza di avere una condivisione delle informazioni e delle competenze. Questo vale se dobbiamo condividere la guida di un’imbarcazione, verificando di possedere le necessarie abilitazioni, le capacità nell’attivare e gestire i soccorsi o una parte di questi.

Questo contesto ci suggerisce ed introduce un tema importantissimo che riguarda il tema della gestione dell’incidente, dal recupero e trasporto dell’infortunato fino al trasporto a terra assicurandolo ai servizi di soccorso specialistici opportunamente allertati.