Alcuni dei rischi e pericoli legati a condotte inappropriate delle altre persone (oltre noi) che abitualmente o saltuariamente frequentano il mare o i laghi.
Natanti ed imbarcazioni: non è difficile capire quanto possa essere rischioso per un apneista imbattersi in un conducente nautico inesperto o incurante delle regole. L’apneista DEVE essere sempre munito di boa di segnalazione al fine di assicurare la propria visibilità. Purtroppo alle volte questo non basta.
Oltre al sistema di coppia, è obbligatorio munirsi di boe dotate di bandieruole ben visibili e di non allontanarsene MAI a più di 50 metri, di immergersi SOLO lontano dalle principali traiettorie delle imbarcazioni, di mantenere alta l’attenzione e di programmare sempre un piano di emergenza nel caso di infortuni.
Attrezzi da pesca attivi o abbandonati (attrezzi fantasma) sono un’altra grande fonte di rischio per chi si immerge. Reti, lenze di fondale o pelagiche pssono impedire o rendere difficoltosa la risalita da un tuffo per un apneista. Per questo motivo il primo consiglio è quello di immergersi lontano dalle tratte segnalate o dai segnali che indicano la presenza di un attrezzo da pesca i o delle cosiddette reti fantasma, quelle abbandonate o perse dai pescatori,
In secondo luogo, soprattutto per i pescatori subacquei che entrano più spesso in cotatto con il fondo, è opportuno munirsi sempre di ALMENO un coltello ben affilato (meglio due) che sia facilmente raggiungibile (agganciato alla caviglia, al braccio o alla cintura).
NB: in caso di reti o lenze fantasma, bisogna informare le autorità competenti sulla posizione e sulla tipologia di ritrovamento.