L’apnea è uno sport di ambiente, cioè viene svolto in un ambiente particolare (nel caso della nostra scuola Apneafree la dedizione alla cultura del mare è una parte imprescindibile della nostra mission), con un’attrezzatura specifica. Consiste nel trattenere il respiro più al lungo possibile, cercando di muoversi in acqua senza sprecare energia e cercando di non fare “troppo rumore”; il paradigma è: sforzarsi di NON sforzarsi.
Come tutti gli sport che si svolgono in un ambiente specifico, penso ad esempio anche alla montagna, l’apnea in piscina così come al mare ha dei rischi e ci espone a dei pericoli. Alcuni di questi pericoli sono insiti nell’elemento con cui ci confrontiamo come il mare e più in generale l’acqua, altri dipendono dalla nostra capacità di autoregolarci, di rimanere concentrati, di essere consapevoli e rispettare le regole.
Durante un tuffo in assetto costante lungo un cavo guida che l’apneista esprime le nozioni che ha imparato durante un corso di apnea, mettendo in serie un così alto numero di elementi tecnici, di acquaticità e di concentrazione rilassamento, che sono determinanti per la buona riuscita della performance.
L’incidente sopraggiunge in molteplici casi quando una degli anelli della catena della sicurezza si rompono!
Quindi bisogna essere pronti a gestire un’emergenza, in modo tempestivo, grazie all’implementazione dei protocolli di sicurezza che sono alla base di essa: il sistema di coppia.
L’altro apneista interviene, avendo affiancato nella ultima parte della risalila, l’infortunato, occupandosi di portare il tuo velocemente possibile l’apneista in difficoltà fuori dall’acqua. Qui con l’aiuto degli altri si occuperà semplicemente di sostenere in superfice l’infortunato, liberando le vie aree e soffiando sul volto dando modo allo stesso di riprendere la corretta ventilazione; pochi sono i casi in cui è necessario intervenire con una manovra di primo soccorso e/o RCP (Respirazione Cardio Polmonare).
È evidente quanto importante sia riservata alla “PREVENZIONE” nella gestione poi dell’emergenza. Molto programmazione va fatta prima, nella stesura di un completo e efficace piano di immersione in cui far confluire la sicurezza con serietà, professionalità, competenze, umiltà ed esperienza.